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La storia di Aqela emoziona i giovani di Orientasud

Chiude la XXV edizione con 26 mila giovani che hanno invaso le aule del salone delle opportunità alla Mostra d’Oltremare di Napoli

Più di 26 mila i giovani che hanno invaso le aule del salone delle opportunità alla Mostra d’Oltremare di Napoli nei tre giorni della XXV edizione di Orientasud.

Nella giornata di chiusura forte emozione e coinvolgimento degli studenti durante la conferenza su storie di guerra e conflitti a cui hanno partecipato Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice, e Mariano Berriola, direttore di Corriere Università e Lavoro e di Orientasud. Tra le storie raccontate da Schiavulli colpisce quella di Aqela, donna afgana e madre di tre figli, di cui due femmine, perseguitata dal marito che uscito di prigione dopo la vittoria dei talebani aveva minacciato di ucciderla. “Aqela ha chiamato una ong italiana prima di fare un gesto disperato e si è salvata […].

“Abbiamo vissuto tantissime emozioni in questa settimana di Orientasud, che ha visto la partecipazione e il coinvolgimento di giovani, studenti, docenti, ma anche tantissimi relatori che hanno portato contenuti entusiasmo e fortissime motivazioni per tutti i partecipanti – afferma Mariano Berriola, direttore di Corriere Università e Lavoro e di Orientasud –. Lo spirito di Orientasud è, così come venticinque anni fa, quello di rappresentare un riferimento affidabile quando si tratta di temi che guardano alla crescita personale e al desiderio di un futuro sano delle nuove generazioni”.

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